Più o meno al chilometro 135 non si scherza più. Davanti a una pendenza del 12%, a un freddo vento contrario e a una bella nevicata mista a pioggia e neve tonda pensiamo: ma chi ce l’ha fatto fare? O almeno lo penso io. Maria, rilassata, mantiene lo stesso ritmo vicino a me sulla sua bici da corsa in direzione passo di Monte Giovo e sorride. Sapendo bene che la ricompensa per le nostre fatiche non è lontana.
- La BMW iX è l’ultimo modello di BMW i ed è l’ammiraglia tecnologica del marchio. La BMW iX xDrive50 è completamente elettrica e percorre fino a 630 km senza necessità di ricariche.
Maria Wilke (@maryywilke su Instagram), 31 anni, ha una grande passione per la bicicletta e vive ai confini della Foresta Nera. Le piace percorrere oltre 300 km al giorno – così, per divertimento.
- Nils Arnold, redattore, con questa Transalp unisce la sua passione per le auto, per i giri in bicicletta e per la scrittura. Anche lui percorre oltre 200 km – con una ricarica però.
Garmisch-Partenkirchen (Germania), Olympiaschanze (708 metri sul livello del mare), km 0
- Stato di carica della BMW iX: 98%.
- Maria Wilke e il redattore: rilassati.
Torniamo indietro di un paio d’ore. Garmisch-Partenkirchen, in mezzo alle Alpi bavaresi, ai piedi del trampolino Olympiaschanze. Sono le 6:06 del mattino di un giorno di maggio; il sole è già sorto, ma l’unica cosa che si vede è un temporale che sta arrivando da ovest. Maria sorride felice, il redattore mostra un ottimismo contenuto. La BMW iX, invece, è tranquilla. E non c’è da meravigliarsi, perché la nostra auto di supporto ha davanti a sé un bellissimo e soprattutto rilassante road trip (➜ Leggete anche: Il Grand Tour della Svizzera). Per noi ciclisti, questo SAV offre solo vantaggi: tutte le vettovaglie, gli indumenti di ricambio e il supporto morale viaggiano sulla BMW iX, usufruendo del comfort e dello spazio.
Confine Germania/Austria all’inizio della valle di Leutasch (1016 m s.l.m.), km 17
- Stato di carica della BMW iX: ben oltre il 90%.
- Maria Wilke e il redattore: non ancora a temperatura di esercizio.
Dopo la prima breve salita da Mittenwald alla valle di Leutasch, attraversiamo il confine con l’Austria. Fa freddo, ma i muscoli, lentamente, si riscaldano. Di sicuro si è riscaldata la nostra auto di appoggio, la BMW iX. In quello che per noi è un viaggio in bici, può godersi la vista delle nuvole basse, che ogni tanto si aprono rivelando gli imponenti monti del Wetterstein. A 35 km/h, il suo ronzio ci accompagna (➜ Leggete anche: Auto elettriche: le tipologie da conoscere) e i suoi consumi sono inferiori a un kilowatt.
Telfs (634 m s.l.m.), km 43
- Stato di carica della BMW iX: invariato, grazie al recupero.
- Maria Wilke e il redattore: in piena ebbrezza della velocità.
Dopo un riscaldamento quasi privo di salite attraverso la valle di Leutasch, arriva la prima discesa della giornata. Maria sorride, poi parte. Si abbassa sul manubrio e si lancia sulla sua ruota al carbonio verso la valle dell’Inn. Con calma e a una certa distanza, la BMW iX ci segue. Il SUV elettrico BMW recupera con i dislivelli superiori al 10% aumentando così la sua autonomia. Da Telfs, le temperature aumentano e si viaggia verso est, spesso in rettilineo e in piano. Il silenzio è quasi totale, si sente solo il tranquillo ma distintivo sottofondo musicale delle ruote in carbonio. Nessun rumore proviene dalla BMW iX. Noi ciclisti entriamo nella valle dell’Inn a 40 km/h. La nostra auto “di servizio” ci segue pacifica, ogni tanto ci regala qualche snack e accoglie i nostri indumenti di ricambio.
Innsbruck, Bergisel (746 m s.l.m.), km 70
- Stato di carica della BMW iX: non è praticamente diminuito.
- Maria Wilke e il redattore: brevi accumuli di acido lattico.
Il prossimo trampolino da sci: da Innsbruck ci dirigiamo direttamente a Bergisel. Mentre la BMW iX entra nella Wipptal percorrendo le ampie curve in direzione Brennero, il navigatore ci mostra una scorciatoia. Suona bene, ma fa male. Anche se sono solo 50 metri, il 20% fa bruciare i quadricipiti. Consiglio: un rapporto adatto alla montagna rende molto più piacevoli le salite. Per un po’ di tempo abbiamo spinto veramente tanto sui pedali e adesso ci sentiamo deboli. La BMW iX, invece, non si deve sforzare. Consumi? Bassi. Relax? Tanto.
Matrei am Brenner (992 m s.l.m.), km 88
- Stato di carica della BMW iX: ben oltre l’80%.
- Maria Wilke e il redattore: anche loro molto carichi.
Nè i ciclisti né la BMW iX hanno bisogno di pause. La salita da Innsbruck al passo del Brennero è lunga oltre 35 chilometri, con un dislivello di 800 metri. Si viaggia quindi rilassati e all’ombra verso la terra promessa. Dato che il sole ha fatto capolino nella capitale del Tirolo, siamo ragionevolmente certi che, dopo il confine con l‘Italia, troveremo l’estate.
Passo del Brennero, confine Austria/Italia (1370 m s.l.m.), km 104
- Stato di carica della BMW iX: comincia ancora per 8.
- Maria Wilke e il redattore: è necessaria una ricarica.
La giacca a vento, lo scaldacollo, i manicotti e i gambali che ci eravamo tolti subito dopo Bergisel sono di nuovo necessari al Brennero. L’estate che speravamo di trovare, infatti, si è spostata più a sud e sta arrivando un temporale. Ci concediamo una pausa di dieci minuti sul vecchio cippo di confine, così possiamo riempire le borracce, fare un po’ di stretching e controllare il percorso. Per il resto, niente di nuovo. Maria sorride, la BMW iX procede senza problemi. Il conducente scende dall’auto come se avesse appena trascorso la giornata in un centro benessere. Io penso: “Non sarebbe male avere a disposizione una bella vasca da bagno stasera”. “Andiamo” dice Maria e dà il ritmo.
Vipiteno (948 m s.l.m.), km 118
- Stato di carica della BMW iX: grazie alla frenata rigenerativa, circa all‘80%.
- Maria Wilke e il redattore: motivati nel ripartire.
Fino a Vipiteno non si fa fatica. In altre parole, risparmiamo energia! Sia noi ciclisti, sia la BMW iX. A Vipiteno ci si allontana dalla Wipptal e si va verso il passo di Monte Giovo. Qui riparte il famoso gioco del cambio indumenti: ci togliamo lo strato più esterno e l’equipaggiamento va s finire sul divanetto posteriore della BMW iX. E facciamo di nuovo scorta di acqua. Nei primi chilometri verso il passo di Monte Giovo cerchiamo e troviamo il nostro ritmo di pedalata. Ci aspetta un’ora e mezza di salita. Maria, come sempre, sorride. L’auto elettrica ci segue.
Passo di Monte Giovo (2094 m s.l.m.), km 137
- Stato di carica della BMW iX: si abbassa a causa del percorso montuoso, ma è ancora consistente.
- Maria Wilke e il redattore: shock termico.
Ripeto: la rampa est dalla Wipptal al passo di Monte Giovo è una salita semplice. I 1150 metri di dislivello sono equamente distribuiti su oltre 15 chilometri, che corrispondono a una pendenza media del 7,6%. Per i ciclisti è una sfida gestibile, per la BMW iX non è un problema (➜ Leggete anche: Il concetto di coppia: tutto quello che c’è da sapere). Ancora circondati da boschi, ci avviciniamo al limite degli alberi. Il tempo sta mostrando il suo lato più imprevedibile: temporale, sole, neve tonda, vento, tutto insieme. Tipico delle Alpi. Urge una piccola pausa all’altezza del passo per rimettersi tutti gli indumenti a disposizione. E siamo arrivati alla ricompensa per le nostre sofferenze della quale parlavamo all’inizio. Più lunga è la salita, maggiore è il divertimento alla partenza, per noi ciclisti e per il nostro conducente della BMW iX. Attraverso ampie curve e ripidi rettilinei, ci dirigiamo verso la Val Passiria. A ogni curva, la temperatura sale. E il nostro sorriso si allarga.
San Leonardo in Passiria (689 m s.l.m.), km 155
- Stato di carica BMW iX: il recupero fa bene all’accumulatore.
- Maria Wilke e il redattore: pedalano...
Dall’atmosfera invernale di poco prima al passo di Monte Giovo, siamo arrivati alla primavera. Ci concediamo l’ultima pausa della giornata per alleggerirci un po‘. Con un leggero dislivello, attraversiamo frutteti e vigneti dirigendoci verso la valle dell’Adige. Con la consapevolezza che non ci attendono altre salite e che la meta è a portata di mano, ricominciamo a spingere un po‘ sui pedali. La range anxiety (➜ Leggete anche: 10 miti sulle auto elettriche) non è assolutamente un problema con la BMW iX. Il navigatore ci porta nella valle dell’Adige attraverso la pista ciclabile che scorre al centro della valle. Fino a Castel Firmiano, poi procede per cinque chilometri verso nord fino al centro di Bolzano. Fatto.
Bolzano, stazione di ricarica nel centro città (262 m s.l.m.), km 210
- Stato di carica della BMW iX: per la prima volta sotto il 70%.
- Maria Wilke e il redattore: devono compensare il deficit di energia.
Al raggiungimento delle colonnine di ricarica per auto elettriche (➜ Leggete anche: Tutto sulla ricarica delle auto elettriche) a Bolzano fermiamo il contachilometri: 8,5 ore di guida per un totale di 210 chilometri e un dislivello di circa 3000 metri per il nostro Transalp Bike Tour. Non abbiamo forzato i nostri limiti, e nemmeno quelli della BMW iX. Il display dello stato di carica ci dice che potremmo intraprendere il viaggio di ritorno in Germania già domani senza dover ricaricare. Ma noi ciclisti abbiamo colmato il nostro deficit di carboidrati, quindi anche l’auto elettrica ha diritto di rifornirsi di energia. Dopo tutto, domani dovrà trasportare noi e le bici sul portabiciclette fino a Garmisch-Partenkirchen. E poi anche il divertimento del chilometro 135 del giorno prima sarà dimenticato.
- Partire con la batteria completamente carica.
Riflettere sul percorso. Il navigatore della BMW iX può essere molto utile (➜ Leggete anche: Come si guida un’auto elettrica).
Per ogni evenienza, scaricare una app per pagare le ricariche di energia e procurarsi anche una scheda di ricarica.
- Un’auto elettrica viaggia senza emissioni locali.
Un’auto elettrica rispetta l’ambiente anche in termini di rumorosità.
La coppia subito disponibile e l’accelerazione brillante la rendono sicura e divertente da guidare nelle salite.
In discesa, un’auto elettrica recupera benissimo e ricarica gli accumulatori – i freni si usano pochissimo e quindi si usurano meno.
- Se volete trasportare biciclette (da corsa, MTB o elettriche): il gancio per rimorchi disponibile per la BMW iX come optional è ideale per i portabici.
- Periodo dell’anno: l’estate piena è il periodo migliore per attraversare le Alpi su due ruote. Le giornate sono lunghe, a oltre 2000 metri non fa troppo freddo e sui passi non c’è neve.
Percorso: per scegliere il percorso, occorre valutare alcuni fattori: forma fisica, periodo dell’anno, tempo atmosferico e, ultimo ma non meno importante, pensate a cosa avete voglia di fare. Pedalare in relax? Allora scegliete il percorso del Brennero. Amate le salite? Scegliete il passo del Rombo. Volete accumulare chilometri? Partite da Monaco di Baviera: gli itinerari possibili sono praticamente infiniti (➜ Leggete anche: Viaggio per l’Europa in bicicletta e BMW).
Forma fisica: se non si è allenati, una gita in bici come questa non è molto divertente e non ha nemmeno molto senso. Percorrere oltre 200 chilometri in un giorno e superare dislivelli richiede un notevole impegno fisico. La condizione giusta si ottiene solo in un modo: con l’allenamento.
La vostra bicicletta da corsa deve essere in condizioni perfette: quando si affronta un dislivello di 1500 metri in una discesa di 30 minuti, bisogna poter contare sui freni. Inoltre, con una bicicletta perfettamente a punto si risparmia fatica.
Abbigliamento per bicicletta: senza voler scendere troppo nei dettagli: oltre al tipico abbigliamento per bici, un buon paio di pantaloncini da bici (è importante l’imbottitura, perché dovrete rimanere sulla bici per 8 ore o anche di più). Un’altra cosa: sudare in salita, arrivare a oltre 2000 metri e poi lanciarsi nella discesa non fa bene alla salute. L’abbigliamento per bici da montagna prevede giacca antivento e antipioggia, manicotti, gambali e guanti. Per la vostra sicurezza, portate con voi anche delle luci per attraversare le gallerie e per un eventuale e improvviso cambiamento del tempo.
Mangiare e bere: è assolutamente consigliato testare prima quello che tollerate in bicicletta per quanto riguarda l’alimentazione, e soprattutto quello che non tollerate. È importante assumere una quantità sufficiente di calorie e di sali, perché con il sudore ne perderete molti, e soprattutto: acqua, acqua e ancora acqua.
- Meteo: come si sa, in montagna il tempo cambia velocemente. Prendersi una pausa o scendere dalla bici in caso di grandine o temporali improvvisi non è una vergogna, è ragionevole. Nelle gite in bicicletta sulle Alpi, la sicurezza deve sempre venire prima di tutto.
Foto: Yannick Wolff; Autore: Nils Arnold