Il film ha come protagonista Simu Liu nel ruolo di Shang-Chi, costretto a fare di nuovo i conti con un passato che pensava di essersi lasciato alle spalle quando viene trascinato nella rete della misteriosa organizzazione “Dieci Anelli”. La sua vita, apparentemente normale, a San Francisco viene completamente stravolta dall’imprevisto scontro che si scatena su un autobus tra lui e un gruppo di aggressori sconosciuti. È proprio in questa scena d’azione che Munteanu fa la sua prima comparsa come Razor Fist. Shang-Chi si difende contemporaneamente da svariati avversari ma, proprio quando sembra avere la meglio, il silenzioso colosso Razor Fist si alza in piedi, rivelando la sua imponente statura e occupando interamente la scena.
Nel film, Razor Fist è un membro della misteriosa organizzazione “Dieci Anelli” guidata da Wenwu, il padre di Shang-Chi (interpretato da Tony Leung). Razor Fist spicca sotto molti punti di vista. Anche solo il suo aspetto fisico (è più alto degli altri di almeno una testa e due volte più largo) basta a distinguerlo nettamente. La sua auto preferita è una BMW iX3 completamente elettrica, caratterizzata da un’accattivante grafica personalizzata.
L’appariscente BMW iX3 di Razor Fist si presenta con una vernice Frozen Grey Metallic arricchita da elementi eccentrici in colori sorprendenti. La calandra incorpora denti blu brillante che rendono il tipico look BMW ancora più sorprendente. Sul cofano campeggia il logo di Razor Fist: una lama oversize con un’elsa formata da un pugno chiuso. Sulla fiancata è impresso il suo nome in graffiti colorati sui toni sfumati del blu e dell’arancione.
Razor Fist sembra proprio condividere molte caratteristiche con la sua auto: agilità, forza e una presenza composta ma imponente. Il film consente alla sua BMW iX3 di mostrare le sue abilità in una fuga ad alto tasso di adrenalina. Dopo aver eluso i veicoli e le moto dei nemici, la si vede accelerare alla massima velocità attraverso una foresta labirintica e viva che minaccia di divorare gli eroi. In poche parole, la BMW iX3 offre un mix oltremodo eccitante per quest’ultimo film dei Marvel Studios (➜ Sulla precedente collaborazione di BMW con i Marvel Studios leggete anche: Stunt driving in “Black Widow”: la BMW protagonista).
Con l’uscita di “Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli”, il loro primo film dedicato a supereroi di origine asiatica, i Marvel Studios si avventurano su un terreno completamente nuovo. Allo stesso modo, anche la produzione della BMW iX3 che appare nel film affronta a suo modo un percorso innovativo. Sviluppata e progettata a Monaco di Baviera, è la prima BMW completamente elettrica a essere costruita a Shenyang, in Cina, per il mercato globale.
Munteanu, che si descrive come un “bavarese in tutto e per tutto”, è cresciuto insieme al marchio BMW. Ha trascorso la sua infanzia proprio accanto al centro BMW Welt e i suoi genitori hanno sempre guidato una BMW, una tradizione che lui stesso ha ripreso e portato avanti in età adulta. La sua scelta in fatto di auto non è l’unica cosa che rende meno netti i confini tra la vita reale e il film. Munteanu, che nel film viene descritto come il “gigante rumeno con il braccio a lama di rasoio”, ha davvero radici rumene e ha conosciuto il mondo delle arti marziali in giovane età grazie a suo padre.
All’età di 11 anni, ha partecipato al suo primo combattimento a livello amatoriale e questo sport è diventato presto il centro della sua vita. Una volta conseguito il diploma di scuola superiore, Munteanu si è posto un nuovo obiettivo: diventare un attore. Dopo a essersi laureato in scienze della comunicazione, ha fatto di tutto per cercare di raggiungere questo obiettivo, finché un giorno Sylvester Stallone lo ha chiamato per offrirgli il ruolo di Drago in “Creed II”. Questo accadeva nel 2018. Da allora Munteanu sta lavorando incessantemente per ampliare il suo repertorio come attore. Per quanto riguarda il futuro del 31enne, preferisce far parlare le sue azioni. Tuttavia, una cosa la può rivelare: “Ho grandi progetti per il futuro.”
Autore: Jelena Pecic; Foto: Ramon Haindl; Video: Ramon Haindl; Edit: Linda Deutsch